Descrizione:

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Con il nome di Croda di Buscada si indica la parete che termina appena sotto il Rifugio Cava Buscada e si affaccia sulla Val Zemola. Questo salto di roccia di circa 200 metri di sviluppo risulta essere stato scoperta alpinisticamente da Mauro Corona e compagni nei primi anni "80; testimonianza di questa prima esplorazione resta la via Il calice dei falciatori alati del giugno 1983 (Mauro Corona, Giorgio Stanchina, Andrea Stanchina, Flavio Appi, Daniele Bidinost), salita con mezzi tradizionali affronta l'evidente struttura dalla forma a calice di prosecco. Altre vie - tutte di carattere sportivo o semi sportivo - in seguito sono state tracciate; la prima di questa serie è ancora di Mauro: Boscaioli nello spazio del dicembre 1993 (Mauro Corona e Andrea Moret), aperta in artificiale a spit ed in attesa di una prima libera. Segue Domenica galla (Maurizio Fontana e Francesco De Cassan, 2011) da qualche parte poco a destra di Boscaioli e Mr. Tripy (Luca Vallata e Lorenzo Corso, 2018).

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Avvicinamento - 1h:

Entrare in Val Zemola e posteggiare l'auto del parcheggio situato nei pressi di Casera Mela. Seguire a piedi la strada forestale che costeggia la Casera (quindi non quella per Casera Ferrera) e che dopo un tornante si inoltra nella Valle, dopo circa un chilometro si abbandonerà la forestale per seguire una ripida traccia sulla sinistra. Questa traccia è la scorciatoia per raggiungere il Rifugio Cava Buscada evitando la forestale, il suo inizio è segnalato dalla presenza a bordo strada di un vecchio argano arrugginito, anticamente utilizzato dai cavatori di marmo.

Si seguirà il ripido sentiero per abbandonarlo all'altezza della base delle pareti. 1h.