ViA CORONA-CARRATù
Cima Rosina
Vie un po' meno classiche
Descrizione:
La Cima Rosina un bel torrione situato nel catino dell'alta val Montanaja. Come per quanto riguarda tutte le altre cime della Valle la presenza egemonica del Campanile cattura tutte le attenzioni facendoci dimenticare di quest'altra piccola cima, la quale tuttavia, nonostante l'altezza modesta ha la sua eleganza. La parete sud di Cima Rosina presenta tre itinerari alpinistici: alla sinistra la via Agnolin-Carratù (10 giugno 1972, RM 8-1973 pg. 403), al centro la via Corona-Carratù e sullo spigolo Sud-Est la via degli Scoiattoli (15 luglio 1962, Lorenzo Lorenzi, Bepi Faggian., Orazio Apollonio, Scoiattoli di Cortina, Piero Rossi, Tamari Editori in Bologna 1965, pg. 125).
Quello di Mauro Corona e Claudio Carratù, nonostante la brevità, è un itinerario ardito ed impegnativo; viene considerata dall'alpinista di Erto una delle salite delle quali va più fiero. Il secondo tiro, una ostica fessura di resistenza che si aggira attorno all'VIII, è stata aperta da Corona con alcuni resting ma senza mai ricorrere all'artificiale.
Avvicinamento - 1h e 30:
Entrare in Val Cimoliana, e posteggiare l'auto presso il parcheggio del rifugio Pordenone. Arrivati in rifugio, bere un caffè da Monika e Ivan e risalire la Val Montanaja per il suo ben frequentato sentiero. Raggiungere il bivacco Perugini e dirigersi verso l'evidente parete sud di Cima Rosina per il sentiero che conduce a Forcella Segnata (1h e 30).
Via Corona-Carratù
Primi salitori: Mauro Corona e Claudio Carratù (4 agosto 1990)
Esposizione: Sud
Quota partenza: 2000m ca
Lunghezza: 8 tiri, sviluppo ca 200m
Difficoltà: max VIII-
L1: V (25m);
L2: VIII- (25m);
L3: VI (20m);
L4: V+ (25m);
L5: V+ (30m)
L6: VI- (25m)
L7: V+ (35m)
L8: II (20m)
Discesa: Dalla cima scendere disarrampicando in direzione nord per canalini III grado. Vi è la possibilità di fare una doppia (1h).