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VIA ULIAN-Scaramuzza
Campanile di Val Montanaja
Vie un po' meno classiche

Descrizione:

La via Ulian-Scaramuzza sale l'evidente intaglio ​che solca centralmente la parete ovest del Campanile di Montanaja. Il tiro che affrontala fessura in questione è anche il tiro chiave dell'itinerario e presenta difficoltà in libera di VIII grado. Questa lunghezza di corda, piuttosto lunga e impegnativa termina proprio sulla sosta alla base della fessura Glanvell, il secondo passaggio difficile della Normale al Campanile.

L'itinerario avrebbe le carte in regola per diventare ripetuto se non fosse per un grande blocco staccato alla fine del penultimo tiro, la presenza di questo pericolo raccomanda estrema cautela nelle valutazioni e delicatezza.

Avvicinamento - 1h e mezza:

Entrare in Val Cimoliana e posteggiare l'auto al parcheggio del rifugio Pordenone. Arrivati in rifugio, bere un caffè da Monika e Ivan e risalire la Val Montanaja per il suo ben frequentato sentiero. Arrivati alla piccola selletta alla base del Campanile aggirare lo stesso da sotto per guadagnare il versante ovest. (1h e mezza).

Via Ulian-Scaramuzza

Primi salitori: Dino Ulian e Carlo Scaramuzza (22 giugno 1969)

Esposizione: Ovest

Quota partenza: 1900m ca

Lunghezza: 5 tiri, sviluppo ca 135m​ + 3 tiri finali della Normale = sviluppo totale 220m

Difficoltàmax VIII

L1: IV (30m);

L2: V+ (30m);

L3: V (20m);

L4: VI+ (25m);

L5: VIII (30m)

Discesa: 

Discesa comune al Campanile. Dalla cima raggiungere il ballatoio con due calate da 30 metri lungo l'itinerario di salita. Prestare massima attenzione alla caduta di pietre e durante il lancio delle corde. L'itinerario Normale è molto frequentato!

Camminare lungo il ballatoio in direzione NORD ed arrivare alla sosta della famosa calata Piaz (34m). Questa calata, quasi tutta nel vuoto vi depositerà alla base della parete nord del Campanile. Scendere ancora in direzione NORD (direzione Bivacco Perugini), dapprima disarrampicando e poi camminando. Non distante da un mugo, per terra si trova, non evidentissima, l'ultima sosta di calata. Quest'ultima doppia strapiombante (ca 20m) termina su di una selletta. Da qui scendere verso est fino al sentiero (un passaggio di II).

Riferimenti: 

- A. BERTI, C. BERTI, Dolomiti Orientali, vol. 2, Guida dei Monti d'Italia - Touring Club Italiano;

- S. DALLA PORTA XIDIAS, Montanaia, cento anni di storie e segreti del Campanile, Nuovi Sentieri Editore, 2002, pg. 137;

- ALP 112, pg. 82 (testo).

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