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VIA è sei de sanc
Palazza - parete Nord-Ovest
Vie un po' meno classiche

Descrizione:

La Ovest della Palazza è una parete di grande fascino, fascino dovuto all'avvicinamento avventuroso - una stretta cengia a sbalzo sulla valle del Piave - e al fatto che queste rocce, ad oggi (gennaio 2023), non sono state palpate da più di 7 (o forse 9) paia di mani.

La parete è composta da tre diversi rilievi, tutte e tre le vie che la percorrono arrivano in cima a quello centrale, caratterizzato dalla presenza di un importante torrione staccato e da roccia mediamente grigia. Tale torrione staccato va a formare quel camino oscuro che è percorso da tutte e tre le vie esistenti.

Le vie sono: la via Dalla Rosa-Sacchet (16 agosto 1980, Diego Dalla Rosa e Dario Sacchet); la via Degan-Collot (2 agosto 1981, Sisto Degan e Enrico Collot); la via È sei de sanc (20-21 luglio 2022, Luca Vallata, Giacomo de Menech e Tommaso de Pellegrini).

Qui pare sia avvenuto un curioso fatto di poligenesi creativa: le cordate Dalla Rosa-Sacchet e Degan-Collot pur avendo aperto le rispettive vie a solo un anno di differenza, fino a poco fa credevano rispettivamente - con sincerità e senza nessuna presunzione - di aver in quegli anni ottanta, aperto l'unico itinerario della parete. A volte la distanza tra schivi alpinisti dell'Oltrepiave del passato è paragonabile a quella di civiltà scollegate.

L'ultima via, la nostra, quella qui relazionata, è ora per gli apritori soprattutto un bel ricordo; nato da un bivacco fatto a vino e salsiccia sul Thengin.

 

Per completezza aggiungiamo che lo spigolo Nord della cima di sinistra è stato salito dalla cordata composta da Mauro Corona, Flavio Appi e W. De Franceschi il 13 settembre 1980 (RM 5-6-1981 pg. 237).

Avvicinamento - 1h e mezza + 1h e mezza:
 

Dal paese di Erto inoltrarsi nella Val Zemola e raggiungere il parcheggio di Casera Mela dove si lascerà l'auto. Dirigersi ora a piedi in direzione Rifugio Cava Buscada lungo una delle due strade forestali che vi si recano; le forestali si uniscono dopo non molto e sono equivalenti per sviluppo: una passa dietro alla Casera Mela, l'altra costeggia Malga Ferrera. Si seguirà la forestale fino a prima della galleria e poco dopo il bivio per il sentiero CAI 381 per Casera Bedin (fin qui 1h e 30). Si abbandonerà quindi la strada forestale risalendo i pendii sulla massima pendenza sfruttando il più possibile i varchi tra i mughi; si raggiungerà quindi l'imbocco di una cengia - detta Thengìn a Erto - che contorna le pareti della Palazza prima da Nord e poi da Ovest. Seguire fedelmente tale cengia emozionante - percorso obbligato - dapprima in discesa e poi mediamente in piano. Lungo la cengia si troveranno resti mal messi di vecchi tratti di (delirante) ferrata. Si passerà sotto alla sezione Nord della parete, caratterizzata da rocce gialle e strapiombanti, per raggiungere poi la sezione destra della parete, più grigia. L'attacco della via È sei dei sanc si trova presso una selletta e l'attacco è segnalato da un chiodo alla base (dalla forestale 1h e mezza). 

Via È sei dei sanc

Primi salitori: Luca Vallata, Giacomo De Menech e Tommaso De Pellegrini (20 e 21 luglio 2022)

Esposizione: Nord-Ovest

Quota partenza: 1900m ca

Lunghezza: 9 tiri, ca 370m

Difficoltàmax VIII- e A1

L1: VII (40m);

L2: VIII- (40m);

L3: VI- (55m);

L4: A1 e V (30m);

L5: VII- (25m);

L6: V (30m);

L7: V+ (60m);

L8: III (30m);

L9: V+ (60m+)

Discesa: La discesa avverrà facilmente lungo la via Normale alla cima della Palazza: un bel sentiero che attraversa i prati che caratterizzano il versante est di questa cima e punta diritto verso il Rifugio Cava Buscada.

Riferimenti: 

- AV primavera-estate 2023 pg. 122;

RM 5-6-1981 pg. 237 (via Corona-Appi-De Francesch)

- via Il Giardino del Mago - anticima meridionale della Palazza

Palazza
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